Informazioni sul Circolo

Il Circolo Aziendale Dipendenti della Banca Agricola Mantovana (CAD BAM) è un’associazione senza scopo di lucro, fondata sul volontariato, che promuove il tempo di “non lavoro” come momento di crescita, aggregazione sociale e impegno nel servizio dei soci e dei non soci, dipendenti e pensionati della Banca Agricola Mantovana e dei loro famigliari.
Sicuramente la prima associazione dopolavoristica del territorio mantovano con ramificazioni a Modena e a Abbiategrasso (Mi), il CAD BAM nel 2007 festeggia il 30° anno dalla sua fondazione che risale al 1977. Infatti, il CAD BAM vede la luce il 22 aprile 1977 e l'assemblea del 4 giugno 1977 elegge il primo Consiglio Direttivo composto da nove consiglieri eletti fra i soci ordinari del Circolo. Il Consiglio rimane in carica due anni (nel 1983 un'assemblea straordinaria prolunga a tre gli anni di durata). Correndo a ritroso nel tempo, le prime iniziative della Direzione Bam per il tempo libero dei dipendenti datano 1946, subito dopo la grande guerra. E' infatti in quell'anno che la Banca Agricola Mantovana dà il via ad una felice iniziativa organizzando una gita a favore di tutti gli impiegati. Quindi, possiamo ben scrivere che negli oltre 60 anni di storia il CAD BAM ha seguito una ragione di fondo semplice quanto delicatamente gravosa: sostenere manifestazioni a "tutto tondo" che andassero incontro alle esigenze degli uomini e delle donne BAM.
Il CAD BAM è una fetta della nostra storia, della nostra cultura e da sempre propone un'attività organizzata, continuativa, seria, promossa da consiglieri consapevoli del proprio "mandato".
Il CAD BAM ha molte facce oltre le solite descritte: almeno quante sono le infinite situazioni che i bancari vivono nelle piccole o grandi agenzie, nelle sedi o nelle filiali, nel Centro Servizi o in Sede Centrale, dove si conserva tenacemente la tradizione e il piacere di trovarsi assieme."La straordinarietà del Cad Bam" sta nel fatto che ogni presidente, consigliere, socio ordinario e socio aggregato, amico e non socio ha avuto ed ha tuttora il medesimo, grosso peso culturale, contribuendo a trasformare il "tempo di non lavoro", in pratica attiva, in momento di festa e socializzazione autentica.

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