Primavera sicula: viaggio a
PALERMO E LA SICILIA OCCIDENTALE
DAL 28 MARZO AL 2 APRILE 2019
Il Cad Bam propone a tutti i Soci un indimenticabile viaggio nella Sicilia occidentale, un “oasi del Mediterraneo”, un mondo di sale e di sapori unici. Le saline caratterizzano il paesaggio fino all’altezza di Trapani, dove lasciamo la costa per spingerci verso l’interno, verso Erice, uno dei gioielli della Sicilia. Questo stupendo villaggio medievale arroccato su di un picco a 750 metri di altezza domina buona parte della Sicilia Occidentale. I vicoli e i cortiletti, il Duomo, il monastero San Salvatore, il castello di Venere, Erice è una piccola bomboniera, da visitare con calma, magari accompagnando la visita con delle paste di mandorle che qui sono un must. Procedendo in direzione nord lungo la litoranea, ci si inserisce gradualmente in uno scenario assolutamente unico, quello della laguna dello Stagnone. Gli specchi squadrati delle saline, i riflessi rosati sull’acqua bassa, i mulini a vento dal tetto rosso un tempo usati per macinare il sale, i cumuli bianchi di minerale protetti da coperture in tegole e le barchette colorate attraccate nelle insenature formano un paesaggio di favola, un luogo sospeso nel tempo. Lungo il nostro itinerario si susseguiranno tre città portuali, una diversa dall’altra e ognuna con un suo perché. Mazara del Vallo, sede di una delle più grandi flotte pescherecce d’Europa, è una graziosa cittadina con belle e strette stradine nelle quali vale la pena perdersi fermandosi qua e là ad ammirare la cattedrale, eretta nel XI secolo, piazza della Repubblica, il Museo del Satiro che accoglie una delle poche opere in bronzo pervenutaci dall’antichità e i bei palazzi del quartiere della Casbah (Mazara è la porta d’ingresso in Sicilia degli emigranti tunisini). Marsala con le sue porte, le piazze e i palazzi ben tenuti, il bel mercato ittico e la sua tradizione enogastronomica è una tappa da non perdere, così come interessanti sono le visite alle cantine, Florio e Pellegrino le più note e importanti, dove viene prodotto quello che è il simbolo della città: il Marsala appunto, vino prodotto con uve grillo, inzolia e cataratto e lasciato invecchiare fino a dieci anni in botti di legno. Visiteremo anche Selinunte, l’antica città greca che domina, con i suoi templi e la sua acropoli, il mare e la costa dando vita a un paesaggio unico. Non poteva mancare nel nostro itinerario, Piazza Armerina, dove visiteremo la stupenda “Villa romana del Casale” coi suoi meravigliosi mosaici. Palermo, presso la quale soggiorneremo all’inizio del viaggio, è la città alla quale dedicheremo maggior tempo per scoprire le sue favolose bellezze architettoniche. Arte, storia e cultura sono i punti forti del capoluogo siciliano. Tanti i luoghi simbolo che un visitatore non può assolutamente mancare. Da Palazzo dei Normanni, con la Cappella Palatina, alla splendida Cattedrale e alla Chiesa di San Giovanni degli Eremiti. Palazzo dei Normanni, conosciuto anche come Palazzo Reale, fu costruito intorno al X secolo dagli emiri arabi, su antichi resti punici e romani, e poi trasformato in dimora fortificata dai re Normanni. Ma il vero e proprio gioiello del palazzo è la Cappella Palatina, voluta da Ruggero II e costruita tra il 1130 e il 1132, con opere realizzate da maestranze ed artisti di religioni diverse, inclusa quella musulmana. Splendidi il soffitto ligneo dipinto, simbolo della mediazione tra cielo terra, e i mosaici bizantini. C’è poi la Palermo popolare, fatta di mercati che ancora oggi richiamano i colori, i suoni e gli odori dei suk arabi del X secolo. Il più grande è quello di Ballarò, nel quartiere dell’Albergheria, e deve il suo nome a Bahlara, villaggio presso Monreale da dove provenivano le verdure, gli ortaggi e i venditori che anticamente lo frequentavano. Il mercato della Vucciria, dipinto anche da Renato Guttuso, è oggi è in gran parte dedicato al pesce, mentre in quello del Capo si trovano soprattutto verdure anche selvatiche e dolci. Ci addentreremo in uno di questi mercati che rappresentano il luogo ideale per un autentico tuffo nel passato e nelle tradizioni più antiche del popolo palermitano. Vi si arriva, fiancheggiando quartieri dismessi, palazzi in rovina carichi di memorie sempre più silenti, entrando in spazi segnati da porte diroccate (un tempo importanti segni di difesa della città), emblematici confini tra passato e presente, storia ed esistenza, o percorrendo strade e vicoli, ove a far da guida un intenso odore di mare. CARPE DIEM! UN VIAGGIO DA NON PERDERE.
PROGRAMMA DI VIAGGIO:
1° giorno: Giovedì, 28 marzo 2019 – MANTOVA / VERONA / CATANIA / CEFALÙ / PALERMO
Ritrovo dei signori partecipanti a Mantova – Via Luzio, 5 (parcheggio Auditorium ex Bam) in orario che verrà comunicato in seguito; sistemazione sul pullman riservato e partenza per l’aeroporto di Verona. All’arrivo, disbrigo delle formalità ed imbarco sul volo Volotea per Catania. Dopo essere sbarcati a Catania in mattinata, sistemazione sul pullman riservato e partenza per la cittadina costiera di Cefalù. Pranzo in ristorante a Cefalù. In seguito visiteremo la stupenda basilica-cattedrale dalla straordinaria decorazione musiva del presbiterio e che ricopre l’abside e circa la metà delle pareti laterali. I mosaici coprono una superficie di oltre 600 m² e furono realizzati entro il 1148 (prima fase) e poi probabilmente tra il 1154 e il 1166. Per la loro realizzazione, Ruggero II chiamò maestri bizantini, di Costantinopoli, che adattarono ad uno spazio architettonico per loro anomalo, di tradizione nordica, cicli decorativi di matrice orientale. Proseguiremo le visite percorrendo Via Vittorio Emanuele dove si trova l’interessante e singolare lavatoio pubblico conosciuto come Lavatoio medioevale, presso il tardo-rinascimentale palazzo Martino. Al termine delle visite, continueremo il viaggio per raggiungere Palermo. Sistemazione in hotel nelle camere riservate, cena e pernottamento.
2° giorno: Venerdì, 29 marzo 2019 – PALERMO
Dopo la prima colazione in hotel, intera giornata dedicata alla visita di questa splendida città. Prima, giro orientativo in pullman quindi si proseguirà a piedi per la zona chiamata “Quattro canti”. Il centro storico ideale di Palermo corrisponde ai Quattro Canti, punto di incontro delle due grandi arterie cittadine, via Vittorio Emanuele e via Maqueda, che divide la città in quattro grandi cantoni, detti mandamenti: Palazzo Reale, Monte di Pietà, Castellammare e Tribunali. Quest’area divenne il nucleo principale della città tardo cinquecentesca e seicentesca, quando la dominazione feudale si concluse e i vicerè spagnoli vollero celebrare la loro presenza a Palermo costruendo edifici barocchi, residenze padronali e chiese nel nuovo asse viario di Via Maqueda (1600), perpendicolare al vecchio Cassaro. La piazza, voluta dal viceré spagnolo Vigliena, da cui prende il nome, divenne il nuovo centro fisico della città, luogo di incontri, feste e processioni che beneficiavano dell’aspetto scenico e monumentale del complesso architettonico realizzato in perfetto stile manieristico. La piazza è conosciuta anche con il nome di Ottagono o Teatro del Sole, perché in ogni stagione almeno uno dei quattro lati è illuminato dal sole. Vedremo anche la Fontana Pretoria: i siciliani la chiamano Fontana della Vergogna a causa della nudità delle statue che la compongono; si tratta di uno dei simboli più rappresentativi del capoluogo siciliano e si trova nell’omonima piazza. Per molti è considerata una delle più belle fontane della penisola: realizzata nel 1554 da Francesco Camillani a Firenze. Non poteva mancare la visita alla chiesa di San Cataldo, la cui fondazione viene solitamente ascritta dagli studiosi al periodo di Guglielmo I (1154-66): sorge in prossimità di piazza Bellini in posizione sopraelevata rispetto al piano della piazza. L’edificio religioso, solenne e splendido documento dell’arte siciliana del medioevo, rappresenta una preziosa testimonianza di quella architettura fiorita sotto la dominazione normanna e prodotta da maestranze di cultura fatimide al servizio di committenti cristiani. Ci inoltreremo alla scoperta del Mercato nel quartiere del Capo. Le origini del quartiere del Capo risalgono all’età musulmana, e la vendita “cantata” della merce esposta sui banconi ci ricorda che il tempo si è fermato, per poter ancora testimoniare che, da allora, la vita nell’antico quartiere è racconto della storia di sempre. Una passeggiata al Mercato del Capo è un appuntamento incantevole da non perdere: si scopre un itinerario di elevato valore artistico e culturale, che conduce dal Teatro Massimo fino alla Cattedrale, fiancheggiando banchi di prodotti alimentari, colorati e vivaci. L’atmosfera popolare, e perciò molto affascinante, si accosta con magia ai tratti artistici e storici dei palazzi e dei monumenti che contraddistinguono questo percorso. Considerato tra i più autentici mercati della città in termini di offerta gastronomica e di rapporto qualità-prezzo, il Mercato del Capo è valutato anche come uno dei migliori mercati per i suoi banchi di pesce fresco. In questo quartiere visiteremo anche la bella Chiesa dell’Immacolata Concezione, in stile barocco siciliano. Pranzo libero in corso di visite. Nel pomeriggio, visita guidata alla Cattedrale. Simbolo di multiculturalità, la Cattedrale è forse il monumento che più di ogni altro ha stimolato l’immaginazione, l’appartenenza, il ricordo e le speranze del popolo di Palermo. La memoria storica e collettiva della città ha in essa la sua sede privilegiata e la sua configurazione artistica e stilistica è capace di raccontare, da sola, passaggi di epoche e di influenze culturali. L’origine del tempio risale al 1170, per la decisione dell’Arcivescovo di Palermo Gualtiero Offamilio di competere con la contemporanea costruzione del Duomo di Monreale. È al vescovo che si deve la decisione di abbattere l’edificio precedente dell’antica cattedrale costruita nel 590 dal Vescovo Vittorio. L’edificazione della nuova e attuale Cattedrale si protrasse per oltre due secoli dando origine ad una commistione e mescolanza di stili architettonici. Architettonicamente, l’edificio è un impasto di stili originari, aggiunte successive e armoniose o dissonanti manomissioni postume, che, pur minando l’organicità originaria dell’edificio, ne hanno fatto un ibrido di sicuro ed imponente fascino. Famosa per il suo ricco percorso monumentale, la Cattedrale di Palermo è sede delle tombe reali della dinastia Sveva, con i sarcofagi di Ruggero II, Costanda d’Aragona e Federico II di Svevia, meglio conosciuto come Stupor Mundi.
Visita quindi della Cappella Palatina che si trova all’interno del Palazzo dei Normanni, detto anche Palazzo Reale, ma storicamente ha una dignità autonoma e un valore artistico immenso. Fu fatta costruire tra il 1130 e il 1143 per volere di re Ruggero II. Era una delle tappe d’obbligo del Grand Tour, amata e citata da molti, da Goethe a de Maupassant.
Danneggiata dal terremoto del 2002, fu sottoposta a restauri – finanziati in gran parte dal mecenate tedesco Reinhold Würth con quasi tre milioni di euro–, conclusi nel luglio 2008. I suoi interni costituiscono uno dei più alti esempi di integrazione fra architettura e arti figurative. La ricchezza dei decori è impressionante, in particolare quella dei mosaici bizantini che rivestono tutte le pareti in alto delle navate. Su tutti spicca il Cristo Pantocratore benedicente, all’interno della cupola. Il soffitto in legno della navata centrale, inoltre, è decorato con intagli e dipinti di stile arabo (muqarnas). In ogni spicchio sono presenti stelle lignee con rappresentazioni di animali, danzatori e scene di vita della corte islamica e del paradiso coranico. Al termine delle visite, rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
3° giorno: Sabato, 30 marzo 2019 – MONREALE / PALERMO / TEATRO MASSIMO / VILLA WITHAKER
Dopo la prima colazione in hotel, escursione in pullman alla vicina Monreale (circa 10 km. da Palermo) per visitare la magnifica Cattedrale (patrimonio dell’Umanità Unesco). L’edificio è a pianta basilicale, a croce latina lunga 102 metri e larga 40, a tre navate separate da due file di nove colonne ciascuna, tutte di granito ad eccezione di una, la prima a destra, che è di marmo cipollino: le colonne provengono da edifici romani, così come i capitelli con immagini di Cerere e di Proserpina tre foglie d’acanto e cornucopie. Se la ricchezza di forme della basilica, la magnificenza dei suoi interni, la fastosità delle sue cappelle e degli arredi destano stupore e ammirazione, sono però i mosaici che rivestono tutto l’interno a suscitare meraviglia. La decorazione musiva si estende per 6.340 metri quadrati, ed è la più vasta d’Italia: l’hanno realizzata, probabilmente tra il 1180 e il 1190, squadre di mosaicisti bizantini affiancati da maestranze di altre scuole, gli uni e gli altri adeguandosi però ad un progetto di profonda unità poetica che rispetta una sua precisa logica sia nelle tappe figurative sia dal punto di vista teologico-dogmatico, con i tanti momenti dell’Antico e del Nuovo Testamento che culminano nell’abside centrale con la suggestiva visione del Cristo Pantokrator.
Pranzo libero a Monreale. Rientreremo quindi a Palermo per una visita al Teatro Massimo, il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni. Nel pomeriggio visita di Villa Malfitano Withaker: la casa-museo costituisce insieme con il suo intero patrimonio ed il parco che la circonda, un importante documento, una straordinaria testimonianza di cultura, un vero e proprio “unicum” nel cuore del capoluogo siciliano.
La Villa voluta da Giuseppe Whitaker, personaggio di spicco nella comunità anglo-palermitana di fine ‘800, che alle indiscutibili capacità imprenditoriali accoppiava attitudini e passione per la ricerca tanto naturalistica quanto storico-archeologica, e ancora sensibilità e gusto d’arte, fu costruita tra il 1886 e 1889. Rispecchia in pieno l’ottimismo e l’atmosfera vitale e cosmopolita che regnavano nella così detta “stagione d’oro della Palermo di fine 800”, una stagione felice, fastosa e ben rappresentata dagli splendori di molte ville, in cui Palermo era crocevia di grandi interessi commerciali tra l’Europa e l’Africa mediterranea.
I suoi 7 ettari di parco, con vegetazione dalle mille sfumature cromatiche del suo fiorire, circondato da un alto muro di cinta, si trova in pieno centro a pochi passi dal Teatro Politeama.
Oltrepassato il cancello in ferro battuto ci s’inoltra in viali tra alberi monumentali ed esotici, come araucarie, ficus e palme. Il tutto, appare ancora più sorprendente all’interno di questa esotica cornice.
Giuseppe Whitaker appassionato di botanica, di ornitologia e soprattutto di archeologia (fu lui ad identificare l’isola di Mozia, dove oggi si trova la sua straordinaria casa-museo) ha riempito Villa Malfitano di collezioni: coralli, arazzi, libri, opere d’arte e di antiquariato, tutti oggetti acquistati per amore, rari, preziosi, belli alla vista e perciò cari al cuore. Aggirarsi tra le stanze così riccamente arredate è un’esperienza veramente accattivante. Si respira un’atmosfera vissuta che ancora oggi aleggia…, le vecchie foto di famiglia…, tocchi delicati di fiori sempre freschi… aria tangibile di casa che vive che spesso si perde nelle tradizionali case museo.
Al termine delle visite, tempo a disposizione dei partecipanti. Cena e pernottamento in hotel.
4° giorno: Domenica, 31 marzo 2019 – ERICE / ISOLA DI MOZIA / MAZARA DEL VALLO
Dopo la prima colazione in hotel, sistemazione sul pullman riservato e partenza per Erice. Un sito di una bellezza indimenticabile caratterizza Erice, antica città fenicia e greca, arroccata a 751 m di altezza sul monte che porta lo stesso nome, coronato da un altopiano di forma triangolare a terrazza sul mare. Difesa da bastioni e mura, la città è un labirinto di stradine acciottolate e di varchi così stretti da permettere il passaggio di un solo uomo. Le case, serrate le une alle altre, hanno graziosi e curati cortili interni, difesi e protetti dalla vista dei passanti in modo che la vita familiare si svolga nella più completa intimità. Nell’antichità, Erice era nota per il suo tempio ove i Fenici adoravano Astarte, i Greci Afrodite ed i Romani Venere. Il monte Eryx serviva da punto di riferimento per i navigatori dei quali Venere divenne ben presto la protettrice. Dopo la visita di Erice, ci sposteremo in barca all’Isola di Mozia dove visiteremo sia l’isola che il museo archeologico. L’incanto di Mozia, il suo lindore e il suo fascino sono un patrimonio comune a tutti coloro che abbiano almeno una volta avvicinato quest’isola, unica per collocazione ambientale e, soprattutto, per i resti dell’antica città fenicia e punica che vi sorse e la occupò interamente. Fu Giuseppe Whitaker, nel 1902, ad acquistare l’isola e a riconoscerne lo straordinario valore ambientale e archeologico. Con la collaborazione del suo fedele sovrastante, il colonnello Giuseppe Lipari Cascio, “Pip” Whitaker esplorò Mozia portando alla luce ampi tratti di mura, le porte urbiche e diverse parti dei monumenti maggiori che costellavano l’isola, dal Kothon al Santuario del Cappiddazzu, al Tofet. Acuto osservatore della natura e delle opere dell’uomo, Whitaker comprese il valore immenso dell’isola, 45 ettari di resti archeologici testimoni della presenza dei Fenici in Sicilia Occidentale, al centro del Mediterraneo, sepolti sotto un basso strato di terreno agricolo formatosi in secoli di abbandono.
Proseguiremo in pullman verso le saline e pranzeremo in ristorante. Al termine delle visite, cena e pernottamento in hotel in zona Mazara del Vallo.
5° giorno: Lunedì 1º aprile 2019 – MAZARA DEL VALLO / MARSALA / SELINUNTE
Prima colazione in hotel. La mattina sarà dedicata alla visita di Mazara del Vallo. Conosciuta già in epoca fenicia, Mazara del Vallo legò importanti legami commerciali e strategici con Selinunte durante l’epoca classica, per poi passare in mano ai Cartaginesi nel V secolo a.C. I Romani, che dopo la seconda guerra punica si aggiudicarono i possedimenti siciliani, rendendo Mazara un importante centro fortificato.
Fu la prima città conquistata dagli arabi, che ne fecero il proprio quartier generale per la conquista dell’intera Sicilia. Mazara, posta a capitale dei territori di occidente (la Sicilia, venne divisa in tre differenti circoscrizioni, i Val) conobbe una crescita e uno sviluppo senza pari: assai più vasta rispetto al passato, fu massicciamente fortificata, divenne il porto principale di Sicilia mentre pesca e agricoltura conobbero un eccezionale incremento produttivo, grazie alle tecniche e ai frutti provenienti dall’Oriente (nespoli, aranci, pistacchi, palme, canna da zucchero e molto altro). Il vecchio centro storico, un tempo racchiuso dentro le mura normanne, include numerose chiese monumentali, alcune risalenti all’XI secolo. Presenta i tratti tipici dei quartieri a impianto urbanistico islamico tipico delle medine, chiamato Casbah (anche Kasbah), di cui le viuzze strette sono una sorta di marchio di fabbrica.
Proseguimento quindi per Marsala per una interessante visita alla bellissima cantina Florio. Degustazione inclusa! Passeggiata nel centro storico di Marsala. Pranzo libero. Nel pomeriggio, visita al sito archeologico di Selinunte. L’antica città greca baciata dal sole non smette mai di sorprendere: Selinunte, sulla costa sud-occidentale della Sicilia, non è più “solo” il Parco archeologico più grande d’Europa. Da quando, qualche giorno fa, le preziose ricerche dei geologi dell’Università di Camerino hanno scoperto l’esistenza di una intera città da riportare alla luce, è diventata la “nuova Pompei”. Al termine delle visite rientro in hotel in zona Mazara del Vallo, cena e pernottamento.
6° giorno: Martedì 2 aprile 2019 – AGRIGENTO / PIAZZA ARMERINA / CATANIA / VERONA / MANTOVA
Prima colazione in hotel, sistemazione delle valigie sul pullman e partenza per Agrigento. All’arrivo, visita dell’antica Akragas, che conserva nella sua Valle dei Templi i resti archeologici di epoca greca più numerosi e conosciuti di Sicilia: il vasto Parco Archeologico, emblema dei fasti vissuti dalla città nel periodo antico, si estende per circa 1300 ettari tra templi, abitazioni e luoghi sacri. Patrimonio dell’Unesco dal 1997, Agrigento è tra le mete più ricercate e famose di Sicilia. Pranzo libero. Partenza dopo pranzo per Piazza Armerina per visitare la stupenda Villa romana del Casale (patrimonio Unesco). La Villa è l’esempio supremo di villa di lusso romana tardo-imperiale e simboleggia l’utilizzo del territorio da parte dei Romani in quanto centro della grande proprietà sulla quale si basava l’economia rurale dell’Impero d’Occidente. La Villa del Casale è una delle più lussuose del suo genere ed è famosa per la ricchezza e la qualità dei suoi mosaici (IV secolo d.C.), che vengono riconosciuti come i mosaici romani in situ più belli. Questo tesoro musivo testimonia le abitudini di vita della classe dominante romana e mostra le influenze reciproche tra le culture e gli scambi nel Mediterraneo antico – tra mondo romano e area nordafricana. La villa si sviluppa in 48 ambienti (circa 3500 metri quadri di superficie) ricoperti da mosaici in perfetto stato, forse eseguiti da maestri africani, che permettono di ripercorrere la storia del più grande fra gli Imperi, con le scene di vita quotidiana, le raffigurazioni di eroi e divinità, le scene di caccia e di giochi. Una meraviglia! Dopo la visita, inizio del viaggio verso l’aeroporto di Catania dove, dopo il disbrigo delle formalità, ci imbarcheremo per il volo serale diretto a Verona. Ad attenderci ci sarà il nostro pullman riservato che ci porterà a Mantova.
Per motivi organizzativi, il programma potrebbe subire lievi variazioni.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE (minimo 25 adesioni):
da versare entro il 15 febbraio 2019
LA QUOTA COMPRENDE:
- passaggio aereo andata e ritorno operato da Volotea dall’aeroporto di Verona;
- tasse aeroportuali;
- pullman a disposizione per tutta la durata del viaggio in Sicilia;
- sistemazione in camera doppia standard in hotels 4 stelle con trattamento di mezza pensione;
- pasti in ristorante a Cefalù il 28 marzo ed il 31 marzo in zona saline e Mozia, come da programma;
- servizio guide specializzate nelle varie città;
- tutte le visite guidate come da programma;
- visita e degustazione con stuzzichini alle cantine Florio;
- passaggio in battello per l’isola di Mozia;
- assicurazione sanitaria-bagaglio;
- accompagnatore dall’Italia.
LA QUOTA NON COMPRENDE:
- i pranzi (a parte i due in ristorante indicati nel programma);
- il trasferimento da Mantova all’aeroporto di Verona Villafranca a/r (su minimo 25 persone € 26,00 per persona);
- l’assicurazione annullamento viaggio (€ 55,00 per persona): se interessati, deve essere sottoscritta all’atto di iscrizione al viaggio;
- le bevande;
- le entrate;
- tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.
NOTA BENE: ricordiamo che per poter partecipare alle manifestazioni del Cad Bam è necessario essere iscritti alla nostra associazione come Soci ordinari e/o Soci aggregati e/o Soci annuali. I Soci “Annuali” dovranno versare la quota di partecipazione tramite bonifico bancario sul conto corrente del “Circolo Aziendale Dipendenti Banca Agricola Mantovana” IBAN IT18I0103011503000010000226, causale “Viaggio in Sicilia occidentale” solo nel caso non fossero correntisti di Banca Monte Paschi Siena.
INOLTRE: il Cad Bam non accetta prenotazioni telefoniche. E’ necessario iscriversi alla manifestazione esclusivamente tramite il modulo in calce alla circolare oppure tramite il nostro sito internet www.cadbam.it dove, dopo aver aperto la pagina della circolare interessata, troverete il modulo di iscrizione online. Per coloro che si recheranno direttamente alla sede del Circolo per il pagamento brevi manu, sarà necessario compilare in loco il modulo di iscrizione e lasciarlo alla nostra Segreteria (aperta dalle ore 9:00 alle ore 12:30 sabato e domenica esclusi). Qualora le richieste di partecipazione eccedano il numero di posti disponibili, come di consueto, i partecipanti verranno ammessi seguendo tassativamente l’ordine di iscrizione.
Per maggiori informazioni:
- contattare la Segreteria del Cad Bam dal lunedì al venerdì dalle ore 9:0 alle 13:00, tel. 0376 262366;
- inviare un messaggio di posta elettronica al seguente indirizzo: info@cadbam.it oppure chiara.steccanella@cadbam.it.