Interessantissimo viaggio primaverile in Lazio
LAZIO ANTICO
LA VALLE DELL’ANIENE
dal 24 al 27 aprile 2020
La Valle dell’Aniene occupa uno dei territori più affascinanti del Lazio, dove eccezionali documenti dell’antichità si accostano a memorie medievali, in un paesaggio montuoso percorso da fertili e ampie vallate ricche di acque. Ed è il tema dell’acqua a riproporsi continuamente, sia lungo la prima parte della vallata dove si dispongono gli stabilimenti termali di Bagni di Tivoli e di Villa Adriana, sia verso Subiaco, dove il Parco dei Monti Simbruini accosta ambienti di tipo mediterraneo a vaste estensioni boschive. Tutto il comprensorio comprende habitat di notevole valore ecologico, faunistico ed antropico che hanno determinato la costituzione della Riserva naturale della Valle dell’Aniene.
L’insediamento umano di queste terre è antico, ma è la romanizzazione che ha tracciato il reticolo delle comunicazioni e degli insediamenti, incentrati sull’asse fluviale, interessato da ben quattro acquedotti che convogliano le acque dell’Aniene nell’Urbe. Nel periodo di transizione tra la tarda antichità e il Medioevo, il paesaggio sublacense, rigoglioso e selvaggio, diventò mistico scenario di movimenti religiosi di ispirazione orientale, che attrassero su questi monti S. Benedetto con il suo progetto di fondazione e diffusione del monachesimo.
Tra il X e l’XI secolo la zona venne interessata dall’abbandono delle località poste in pianura in favore dei nuovi e più difesi centri posti a quote più elevate (incastellamento), con un notevole cambiamento anche nelle attività produttive. Nel luogo in cui lo splendore di Roma, vista da lontano, sembra tingere l’orizzonte di riflessi dorati, il tempo è scandito da un alternarsi sommesso di preghiere e silenzi. Lungo la valle dell’Aniene, fiume avito che ricorda nel nome un coraggioso re etrusco, si alternano borghi e radure amene, frammenti di antichità e Medioevo, racconti di storia e di grazia. Insieme all’acqua scorrono strade tracciate molto tempo fa a collegare Roma con le sue terre meridionali, adagiate tra monti fatti di calcare, ricoperti di verde. Palestrina è dimora ad una dea benevola, prima nata dei figli di Giove, che soprintende a riti oracolari e arcaici nel suo santuario, capolavoro di architettura arrampicata sul monte; Tivoli superba, come la dice Virgilio, prediletta di un imperatore colto e rapito alle arti, si specchia nelle sue acque, tra le colonne e i giardini di ville magnifiche, l’una nata per piacere, l’altra per stupire, entrambe per amore del bello e del potere. Qui il fiume si fa maestosa cascata, precipite nei boschi intorno, dopo aver lambito terre silenti, dopo aver toccato dolcemente il fianco della grande roccia che custodì i sonni di Benedetto, popolata di volti bizantini dai grandi occhi pietosi. Subiaco tra i monti e i faggi è vegliata da una rocca millenaria, custode vigile dei placidi ritmi della vita dei chiostri. Verso sud la stessa terra si immerge tra le ombre degli Ernici e lì sorge Casamari, capolavoro di cistercense devozione, che deve ad un potente console parte della sua storia. Saturno stesso circondò di mura la bella Ferentino mentre Anagni, culla di molti papi, tutta raccolta tra vicoli e palazzi e porte rinascimentali, sussurra storie di scomuniche nella cripta della cattedrale, sfavillante di affreschi. Le voci si tacciono poco a poco, torna il silenzio e lo sguardo abbraccia la campagna rigogliosa e sonnecchiante nel sole di primavera, bagnata dalle acque, adagiata lungo le rive placide di un lago.
Voce narrante sarà Valeria di “Acànto – L’accento sull’arte”.
PROGRAMMA DI VIAGGIO:
1° giorno – Venerdì 24 aprile 2020 – MANTOVA / PALESTRINA / FIUGGI
Ritrovo dei signori partecipanti a Mantova (parcheggio Auditorium ex Bam), sistemazione sul pullman riservato e partenza da Mantova in pullman privato GT; pranzo libero in autostrada. Quindi proseguimento per Palestrina dove arriveremo nel pomeriggio: visita al Museo Archeologico Nazionale di Palestrina, ospitato nel rinascimentale palazzo Barberini, sulla sommità dell’antico santuario della Fortuna Primigenia. Nelle sale del Museo, articolate su tre piani, sono esposti i più importanti reperti provenienti dall’antica Praeneste e dal suo territorio, ordinati per grandi temi che abbracciano i principali aspetti della storia, della cultura e delle produzioni artistiche di una delle più importanti e fiorenti città del Lazio antico. Le sale del primo piano ospitano opere relative al culto di Fortuna – quali la testa della statua di culto della dea, rinvenuta nel Santuario all’interno del cosiddetto pozzo delle sortes, e la colossale statua di Iside-Fortuna, originale ellenistico in marmo bigio di Rodi –, copie romane di capolavori greci, statue onorarie, ritratti e rilievi di età repubblicana e imperiale. All’età augustea risale uno dei celebri rilievi Grimani, mirabile espressione artistica del programma politico augusteo di pacificazione e di rinascita, forse opera degli stessi scultori che decorarono l’Ara Pacis a Roma. Ancora al primo piano è collocato il famoso gruppo della Triade Capitolina di Guidonia, unica rappresentazione scultorea di questo soggetto che si sia conservata e recuperata solo di recente. Al secondo piano sono esposti materiali rinvenuti nelle necropoli, tra cui ciste e specchi in bronzo ornati da raffinate decorazioni incise raffiguranti rare versioni di antichi miti greci e italici, e numerose terrecotte votive e architettoniche provenienti dai santuari della città.
Al terzo piano un’unica sala ospita il grandioso mosaico policromo del Nilo, una veduta prospettica del paesaggio egiziano durante l’inondazione del Nilo, realizzato da artisti alessandrini alla fine del II a.C. Si tratta di uno dei più grandi e importanti mosaici ellenistici conservati, un capolavoro assoluto per composizione, gusto cromatico e ricchezza di dettagli. Al termine delle visite, proseguimento per Fiuggi e sistemazione presso l’Hotel Ambasciatori Palace****; cena e pernottamento.
2° giorno - Sabato 25 aprile 2020 – ANAGNI / FERENTINO / CASAMARI / FIUGGI
Dopo la prima colazione in hotel, partenza per Anagni (FR) e visita del centro storico medioevale, con le sue intricate viuzze e piazze racchiuse nel circolo che un tempo era delimitato dalle mura difensive. A oggi qualcosa resta delle antiche mura, soprattutto le 5 porte di accesso al centro storico. Uno dei palazzi di maggior interesse storico-artistico che visiteremo è il Palazzo di Bonifacio VIII, dimora in cui visse uno dei papi più discussi di tutta la storia e in cui avvennero alcuni tra i fatti più memorabili del Medioevo europeo. La visita guidata permette di entrare in alcune sale dove si apprezzano ancora decorazioni di grande importanza, la Sala delle Oche è forse la più famosa, ma la più significativa è sicuramente la Sala dello Schiaffo di Anagni, ovvero quella in cui Giacomo Sciarra Colonna, a capo di oltre 1000 uomini mercenari, schiaffeggiò il pontefice Bonifacio VIII. Non potevamo tralasciare la visita alla Cattedrale di Santa Maria Annunziata che sorge sulla cima di quella che fu l’antica acropoli. La parte veramente forte della visita, è la cripta. La sua struttura ad archi vanta un colonnato molto fitto e suggestivo, ma la cosa più spettacolare sono le superfici interamente affrescate. La cripta della Cattedrale di Anagni conserva un magnifico ciclo di affreschi realizzati tra il 1100 e il 1250 circa e raffiguranti le scene dell’Antico e del Nuovo Testamento. Proseguimento quindi per Ferentino, cittadina ricca di notevoli reperti archeologici, ma ciò che più spicca sono le imponenti Mura “Ciclopiche” del IV° secolo a.C. Enormi baluardi difensivi eretti in opera poligonale, e realizzate con colossali blocchi di pietra, incastrati tra di loro senza l’ausilio di malta o di calce. Da sempre, il mistero sulle tecniche impiegate nella costruzione di cinte murarie di tali dimensioni, ha alimentato nell’immaginario collettivo la nascita di miti. Secondo un’antica tradizione, già leggenda ai tempi dei romani, tali fortificazioni potevano essere state erette solo da creature altrettanto giganti, i Ciclopi, fratelli del Dio Saturno e figli del Cielo, e per questo motivo vennero denominate “ciclopiche”. Pranzo libero. Nel pomeriggio visita all’Abbazia di Casamari (XIII secolo), uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense situato nel comune di Veroli, in provincia di Frosinone. Al termine delle visite, rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
3° giorno – Domenica 26 aprile 2020 - SUBIACO / TIVOLI
Dopo la prima colazione in hotel, check out, sistemazione sul pullman e partenza per Subiaco (uno dei borghi più belli d’Italia). Il comune di Subiaco è noto e apprezzato per il territorio montano, all’interno del quale si estende una faggeta secolare tra le più vaste d’Europa. Il suo altopiano si sviluppa su un’area di 3000 ettari e trova protezione all’interno dei confini del Parco Naturale Regionale Monti Simbruini. Visita guidata del Monastero di San Benedetto (Sacro Speco). che sorge nel luogo dove il santo si ritirò in preghiera quando era ancora adolescente e dettò la Regola dell’ordine “Ora et Labora” (preghiera e lavoro). Una presenza, quella di San Benedetto nella valle dell’Aniene, che richiamò nel corso degli anni un gran numero di suoi discepoli, che portò alla costruzione di tredici monasteri, dei quali oggi resta solo quello di Santa Scolastica. Incassato nella roccia a strapiombo sulla valle sottostante, tale appare al visitatore che percorre il Bosco Sacro. Pareti, volte e scale, perfettamente integrate nella pietra cui si appoggiano, con la loro irregolarità, garantiscono un’autentica suggestione in chi si avvicina per visitarlo. Composto da due Chiese sovrapposte e da Cappelle e grotte, interamente affrescate in epoche diverse, costituisce un monumento unico, per bellezza e spiritualità, tra quanti la storia della Chiesa e dell’Arte hanno abbondantemente dotato il nostro Paese. Andremo anche alla scoperta del Monastero di Santa Scolastica. Dei dodici monasteri voluti da San Benedetto nella valle sublacense, l’unico sopravvissuto ai terremoti e alle distruzioni saracene fu proprio questo, e, sino alla fine del XII secolo, fu il solo monastero di Subiaco. In origine si chiamò “Monastero di San Silvestro”, successivamente (IX secolo) fu detto “Monastero di San Benedetto e di Santa Scolastica” e nel XIV secolo prese il nome attuale. Si presenta come un complesso di edifici costruiti in epoche e stili diversi: un ingresso, sul quale figura la scritta “Ora et Labora”, con strutture del XX secolo, introduce nel primo chiostro o “Chiostro Rinascimentale” del secolo XVI, dal quale si passa in un secondo chiostro o “Chiostro Gotico” del secolo XIV ed, infine, in un terzo, detto “Chiostro Cosmatesco”, del secolo XIII. Il Campanile è del XII secolo e la Chiesa attuale è della fine del 1700, l’ultima di ben cinque chiese stratificatesi lungo i secoli. Il monastero ebbe il periodo di maggiore splendore tra il secolo XI e il secolo XIII. Nel 1465 i due chierici tedeschi A. Pannartz e C. Sweynheym vi impiantarono la prima tipografia italiana, che arricchì la Biblioteca, già esistente, di incunaboli e di libri di grande valore. Pranzo libero nel borgo medioevale. In seguito trasferimento a Tivoli e visita di Villa d’Este (UNESCO). Nel parco di Villa d’Este si concentrano un numero considerevole di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche. Tutto questo forma un quadro ricco di dettagli, di scorci e di angoli caratteristici che sono una vera gioia per gli occhi. La villa è formata da ben 35.000 m2 complessivi di giardini, 250 zampilli, 60 polle d’acqua, 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, 20 esedre e terrazze, 30.000 piante a rotazione stagionale, 150 piante secolari ad alto fusto, 15.000 piante ed alberi ornamentali perenni, 9.000 m2 tra viali, vialetti e rampe. Colpisce il visitatore questo bellissimo giardino, opera del geniale Pirro Ligorio, esteso a partire dalla facciata posteriore della villa, rispetto all’ingresso attuale del palazzo. Il Giardino si articola fra terrazze e pendii, con un asse longitudinale centrale e cinque assi trasversali. Molto belle le fontane con i loro splendidi giochi d’acqua, lussureggianti alberi e piante di varie specie. Ciò che rende la villa ulteriormente spettacolare è il sistema usato per alimentare fontane, vasche e zampilli. Al di sotto infatti, si estendono una rete di vasi comunicati che si alimentano esclusivamente con la pressione naturale. Nel tardo pomeriggio, passeggiata nella Villa Gregoriana. Entrando a Villa Gregoriana saremo rapiti da un percorso suggestivo, tra alberi, cascate, piante particolari, antichi resti di età romana. Ci sembrerà di essere in un bosco, lontano dalla città, mentre saremo solo a pochi chilometri dalla trafficata Capitale. Al termine delle visite, sistemazione presso l’Hotel Torre Sant’Angelo****; cena e pernottamento.
4° giorno – Lunedì 27 aprile 2020 – TIVOLI / VILLA ADRIANA / MANTOVA
Dopo la prima colazione in hotel, mattinata dedicata alla visita di Villa Adriana (UNESCO), splendido gioiello di epoca imperiale romana. È la villa che l’imperatore Adriano fece costruire per sé e la sua corte nella campagna tiburtina. È una testimonianza unica per ampiezza, caratteristiche architettoniche e decorative. Oggi appare come uno straordinario, immenso parco, esteso per oltre 80 ettari, disseminato di grandiose rovine romane, terme e casali del Settecento, in un’atmosfera che conserva ancora gran parte del fascino antico. Al termine della visita, pranzo dell’arrivederci in ristorante. Quindi inizio del viaggio di ritorno a Mantova nel primo pomeriggio. Arrivo in serata.
N.B. il presente programma potrebbe subire variazioni solo nell’ordine di visita di alcuni siti o dei pranzi/cene.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE (minimo 25 adesioni):
LA QUOTA COMPRENDE:
- pullman GT per tutta la durata del viaggio, pedaggi autostradali e parcheggi inclusi;
- pernottamento in hotel 4 stelle, in camere matrimoniali o doppie e singole in trattamento di mezza pensione (colazione e cena incluse);
- pranzo tipico dell’arrivederci, in ristorante;
- ingressi a siti e musei;
- servizio di visita guidata specializzata per tutta la durata del viaggio;
- assicurazione sanitaria;
- microfonaggio;
- tasse, incluse quelle di soggiorno;
- referente Cad Bam.
LA QUOTA NON COMPRENDE:
- i pranzi, eccetto quello dell’ultimo giorno;
- le mance;
- l’assicurazione annullamento viaggio facoltativa (chi la volesse sottoscrivere all’atto di iscrizione al viaggio, il costo è di € 48,80 in camera doppia e di € 54,60 in camera singola);
- tutto quanto non espressamente indicato nella voce “la quota comprende”.
NOTA BENE: ricordiamo che per poter partecipare alle manifestazioni del Cad Bam è necessario essere iscritti alla nostra associazione come Soci ordinari e/o Soci aggregati e/o Soci annuali. I Soci “Annuali” dovranno versare la quota di partecipazione tramite bonifico bancario sul conto corrente del “Circolo Aziendale Dipendenti Banca Agricola Mantovana” IBAN IT18I0103011503000010000226, causale “Lazio antico - la valle dell’Aniene” solo nel caso non fossero correntisti di Banca Monte Paschi Siena.
INOLTRE: il Cad Bam non accetta prenotazioni telefoniche. E’ necessario iscriversi alla manifestazione esclusivamente tramite il modulo in calce alla circolare oppure tramite il nostro sito internet www.cadbam.it dove, dopo aver aperto la pagina della circolare interessata, troverete il modulo di iscrizione online. Per coloro che si recheranno direttamente alla sede del Circolo per il pagamento brevi manu, sarà necessario compilare in loco il modulo di iscrizione e lasciarlo alla nostra Segreteria (aperta dalle ore 9:00 alle ore 12:30 sabato e domenica esclusi). Qualora le richieste di partecipazione eccedano il numero di posti disponibili, come di consueto, i partecipanti verranno ammessi seguendo tassativamente l’ordine di iscrizione.
Per maggiori informazioni:
- contattare la Segreteria del Cad Bam dal lunedì al venerdì dalle ore 9:0 alle 13:00, tel. 0376 262366;
- inviare un messaggio di posta elettronica al seguente indirizzo: info@cadbam.it oppure chiara.steccanella@cadbam.it.