Dettaglio Iniziativa

Ehi, ragazzi! È qui che salvano le foreste?


 



EHI, RAGAZZI!
È QUI CHE SALVANO LE FORESTE?

 

Psss, pssss…. Mi rivolgo a voi, bambini e ragazzi! Ho sentito dire che vi sta a cuore la nostra grande Madre Foresta in Madagascar: una foresta ormai ridotta al lumicino dagli incendi e noi, grande famiglia di Lemuri, rischiamo di non avere più cibo né casa dove poter vivere.
Io, Re Julien, amante delle feste e delle danze, sarò felice di ricevere i vostri disegni che serviranno a raccogliere fondi per aiutare il nostro caro amico Nicola, un italiano che vive qui da noi, siiii, si proprio in Madagascar! Lui pianta alberi autoctoni, rispetta la natura, lavora tutti i giorni con la gente del posto per fare ricrescere ancora le piante che servono alla nostra esistenza. Io, Re Julien, non vedo l’ora di organizzare un bel party con musica “a palla” non appena riceverò i vostri bellissimi disegni! “Mi piace se ti muovi, mi piace se ti muovi…!!!!”
Dai, dai ragazzi, rimboccatevi le maniche: seguite le “istruzioni” qui sotto e riceverete una nostra sorpresa!!
Ah, dimenticavo…. Nei disegni potreste scrivere il vostro nome, cognome, la vostra età e un “pensierino” che manderemo ai bambini degli umani che vivono qui?? Mi impegno a fare arrivare i vostri disegni direttamente a loro che abitano vicinissimi alla nostra foresta. Vi abbraccio tutti!

 

QUALE TEMA

Il tema a cui ispirarsi per la realizzazione del disegno è il seguente:

“COME IMMAGINO LA FORESTA DEL MADAGASCAR
E GLI ANIMALI CHE LA ABITANO”

 

COME INVIARE

Facendovi aiutare dai vostri genitori, potrete inviare i vostri disegni scannerizzati al seguente indirizzo di posta elettronica: chiara.steccanella@cadbam.it Non dimenticate di indicare il vostro indirizzo di casa dove recapiteremo delle sorpresine!!

 

DATA ENTRO CUI INVIARE I DISEGNI:10 dicembre 2021

 

FATE LEGGERE QUESTO AI VOSTRI GENITORI...!

Carissimi, quest’anno il Cad Bam ha iniziato un rapporto di collaborazione con una associazione di volontariato che si occupa di tutela delle foreste in Madagascar: Tsiryparma https://www.tsiryparma.org. Visto che il futuro delle biodiversità della Terra è nelle mani di tutti e dopo aver conosciuto personalmente i rappresentanti del Consiglio Direttivo di Tsiry e video-conosciuto anche Nicola Gandolfi che vive in Madagascar, abbiamo pensato di far conoscere questa eccezionale impresa nata quasi per caso dopo un viaggio di Nicola (come volontario) in questo meraviglioso Paese. Il Madagascar non è solo un’isola, i Naturalisti lo considerano l’Ottavo Continente del Pianeta grazie alla sua ricchezza di animali e piante! Più del 5% delle specie mondiali è ospitato nelle sue foreste di cui un 70% è da considerarsi esclusivo dell’isola. Ciò nonostante, lo scellerato sfruttamento delle sue risorse forestali mina questo immenso patrimonio e il popolo delle foreste.

 

STORIA DI NICOLA GANDOLFI

Nicola fa la sua prima esperienza di volontariato internazionale nel 2000-2002 con l’ONG di Reggio RTM. Qui lavora a contatto con gli artigiani del legno di palissandro e viene a conoscere delle realtà legate all’ambiente forestale malgascio. Tornato in Italia opera per alcuni mesi con Legambiente, ma poi spinto dalla voglia di fare qualche cosa in favore delle foreste del Madagascar e delle popolazioni locali si iscrive all’Università di Scienze Forestali ed Ambientali di Ancona. Nel 2005 torna in Madagascar per raccogliere dati per la sua tesi di laurea sul tema dell’ecologia del palissandro del Madagascar e si laurea l’anno dopo, mentre nel frattempo, sempre accompagnato dall’ONG RTM, trova i finanziamenti per avviare un piccolo progetto per la sensibilizzazione alla popolazione locale a non bruciare le foreste e la realizzazione dei primi vivai di piante autoctone di foresta. Dal 2006 le attività sono andate in crescendo fino ad oggi sui temi della gestione forestale sostenibile, i rimboschimenti, il coinvolgimento della popolazione locale, le attività agricole generatrici di reddito (caffè arabica, pepe selvatico e dighe per l’irrigazione), le opere sociali (scuole e pozzi). Nel 2010 Nicola si sposa con Nirina e nel 2011 e 2013 nascono i figli Manu ed Erica. Nel 2011, l’ONG RTM non può più continuare le attività sul tema ambientale e Nicola insieme ad alcuni amici di Parma fonda l’ONLUS Tsiryparma (tsiry in malgascio significa germoglio) per dare continuità al tutto. Nel 2013 viene firmato il contratto Fidei Domus tra la Diocesi di Reggio Emilia e quella di Ambositra il cui vescovo chiede che Nicola venga inviato per seguire un progetto di ristrutturazione e gestione di 3 asili cattolici dislocati ai bordi della foresta. L’implicazione dell’Associazione TsiryParma nel “Progetto di Vohidahy” avviene nel giugno 2011 con l’impegno di fornire un contributo alla martoriata foresta del Madagascar, a partire dal Centro-Est del paese.

Obiettivi generali del progetto sono quelli di fornire appoggio alle comunità locali per attività agricole e sociali e nella gestione sostenibile della Foresta di Vohidahy. Tra gli obiettivi specifici:

  • Favorire e perpetuare la gestione sostenibile della Fore­sta di Vohidahy;
  • Coadiuvare le comunità locali (VOI Taratra ed Ezaka) nei programmi di rimboschimento e arricchimento forestale;
  • Sostenere l’attivazione di programmi agricoli (costruzione di dighe per l’irrigazione delle risaie) e sociali (costruzione di scuole e sistemazione strada che porta a Vohidahy);
  • Appoggiare tecnicamente ed economicamente le comunità locali, il Comune di Vohidahy e DREF di Ambositra nella gestione del patrimonio forestale locali.

 

Nicola scrive nell’aprile 2021: “…l’energia che raccoglievo ogni volta che mi recavo a Vohiday era più forte della delusione. Tutti noi siamo in continua conversazione con nostro Signore per quello che riguarda il cammino che dobbiamo percorrere… possiamo ascoltare, possiamo chiudere la porta e andare avanti da soli...ma se ci lasciamo trasportare da quella conversazione invisibile che è dettata dall’amore, dal rispetto per quello che ci circonda, difficilmente potremo sbagliare a scegliere quello che dovremmo veramente fare. La foresta è un ecosistema estremamente complesso, formato da una infinità di relazioni tra vegetali ed animali, che si intrecciano in infiniti modi, sia nel sottosuolo che nell’ambiente aereo. Non è possibile per noi replicare questa immensa biodiversità: la nostra azione più incisiva è salvare quello che già esiste. Tutte le nostre azioni sono un “contorno” di tentativi verso questo scopo principale: tentiamo di piantare caffè e vaniglia sul margine della foresta per impedire l’avanzata del fuoco; tentiamo di arricchire la foresta naturale con specie di legno pregiato, minacciate d’estinzione dal continuo prelievo per favorirne la propagazione. Tentiamo di sviluppare l’apicoltura, l’avicoltura e la piscicoltura, tutte attività che sono in sintonia con l’ambiente forestale e che possono portare nuovi redditi a quelle persone, dirigendo le loro forze su ciò che possono fare con quello che hanno e distogliendo il loro interesse a cercare nuove terre da disboscare e coltivare. Lavoro solo con collaboratori malgasci: lavorano alle dipendenze di Tsiryparma 5 tecnici, 18 vivaisti, 3 insegnanti e tantissimi altri operai giornalieri. Io sono il “responsabile” di questa struttura. Il mio lavoro varia dallo scrivere progetti, al progettare un ospedale, un acquedotto o un ponte, all’organizzare lavori, al tenere la contabilità, al mantenere i rapporti con i partner, fino ai lavori più manuali quali piantare alberi, sperimentare metodi di trattamento biologico, produrre compost naturale, riparare una moto, realizzare un impianto elettrico per il nostro centro agricolo in foresta. Dobbiamo saper fare di tutto in questo paese… Oggi, abbiamo in attivo 28 vivai in tutta la regione, piantiamo all’incirca 80.000 piante all’anno coinvolgendo all’incirca 700 contadini.”

 

L’OSPEDALE DI VOHIDAY

Uno degli ultimi progetti di Tsiryparma in fase di concretizzazione, è l’ospedale di Vohiday. La struttura attuale, che fornisce assistenza ad una popolazione di 11.000 abitanti, è in condizioni non idonee a svolgere il ruolo di ospedale. Oltretutto, trovandosi a 45 chilometri ad Est della città di Ambositra e trovandosi sul limite della foresta naturale, potrebbe diventare un punto importante per moltissimi altri comuni circostanti, che hanno sempre avuto solo l’ospedale di Ambositra come riferimento. Un ospedale in piena foresta potrebbe diventare molto utile per una popolazione che può spostarsi solo a piedi e trasportare i malati con barelle realizzate con mezzi di fortuna.
Un ospedale che potrà accendere le speranze e sicuramente portare una vita migliore per tutte quelle persone e per tutte quelle ragazze giovani che si trovano ancora, in questi tempi, a diventare madri all’età di 12-15 anni. L’idea, nata dalla collaborazione di Tsiryparma con il medico locale e il sindaco di Vohidahy, è come una luce arrivata dal cielo attraverso la meravigliosa approvazione concessa dal fondo dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese. Un ospedale non serve solo a curare, ma anche ad insegnare. La popolazione potrà applicare comportamenti più sani, igienici e soprattutto metodi anticoncezionali per regolare le nascite. Una questione non di poco conto in un posto in cui l’incremento esponenziale della popolazione ha influito pesantemente sulla quotidianità locale, sulla biodiversità e sull’estensione della copertura forestale in questi ultimi decenni. Vedi il video commentato dalla voce di Nicola https://youtu.be/PZ14vjghcg8

Vedi anche gli aggiornamenti sul procedere dei lavori all’ospedale https://www.tsiryparma.org/lospedale-di-vohidahy-prende-forma/

Se volete capire meglio, vi invitiamo a guardare questo bellissimo video di Stefano Tiozzo: https://youtu.be/u9tiJT_rj0A

 

Il Cad Bam lancia questa iniziativa per cooperare con questa realtà molto attiva che cerca in tutti i modi di aiutare a salvaguardare quel poco che rimane di uno dei grandi “polmoni” della nostra Madre Terra, che ci nutre e ci sostiene. Aiutiamo le persone che si stanno prendendo cura e portano avanti questi progetti permettendo loro di vivere anche un po’ più dignitosamente.

 

COME POSSIAMO CONTRIBUIRE

Possiamo adottare uno dei seguenti metodi:

  • versamento liberale a questo Iban: IT27L0623012700000038387124 intestato a Tsiryparma;
  • nella prossima denuncia dei redditi puoi sostenere il Progetto di Vohidahy donando il tuo 5 x 1000 a TsiryParma. Codice fiscale 92169710347;
  • iscrivendoti all’associazione Tsiryparma (20,00 euro all’anno) scrivendo a tsiryparma@gmail.com;
  • aderendo al progetto “adotta un contadino” scrivendo a tsiryparma@gmail.com.

 

REFERENTE CAD BAM:
Chiara Steccanella

 

NOTA BENE: ricordiamo che per poter partecipare alle manifestazioni del Cad Bam è necessario essere iscritti alla nostra associazione come Soci ordinari e/o Soci aggregati e/o Soci annuali.

 

Per maggiori informazioni: